Oltre all'integrazione del monitoraggio dei flussi di rete di ntop, alla Checkmk Conference #6 vi abbiamo parlato della nuova integrazione con Prometheus, un software open source spesso utilizzato per monitorare ambienti di container in rapida evoluzione. Poiché Checkmk è già in grado di monitorare i container e Kubernetes, la domanda più ovvia è: perché integrare Prometheus?

Se in un'azienda il team DevOps si affida a Prometheus, mentre il team operativo IT utilizza Checkmk, lo scambio di informazioni tra i due gruppi in merito ai problemi è difficile, come ha spiegato Wontek Hong nel suo intervento alla Checkmk Conference #6. Con l'integrazione di Prometheus, vogliamo utilizzare Checkmk per colmare il divario tra i team operativi IT e i team DevOps. In futuro, sarà possibile per entrambi i team condividere le informazioni e quindi avere lo stesso livello di conoscenza per aiutare a risolvere i problemi.

Wontek ha parlato della nuova integrazione di Prometheus.
Wontek (a destra) ha illustrato ai partecipanti l'integrazione di Prometheus in Checkmk.

Wontek ha inizialmente fornito al pubblico una breve panoramica delle funzionalità e della logica di Prometheus. Poiché il software registra le metriche in tempo reale in un database di serie temporali, che recupera utilizzando un modello HTTP pull, Prometheus consente un monitoraggio molto flessibile. Ciò significa anche che il software è molto basato sulle metriche e dipende dalla loro raccolta nel maggior numero possibile.

I cosiddetti "exporter" aiutano a esportare le metriche esistenti dai vari sistemi al database come metriche Prometheus, come ad esempio un exporter Redis per le metriche Redis. Il team di Prometheus supporta attualmente 13 dei 161 exporter disponibili. Con il proprio linguaggio di interrogazione PromQL, fornisce uno strumento potente ma complesso per analizzare i dati.

Attraverso questa integrazione, Checkmk combina la flessibilità di Prometheus con il proprio monitoraggio context-based. L'integrazione si basa su uno special agent che gira sull'istanza di Checkmk. Da un lato, le metriche dell'exporter possono essere trasferite a Checkmk e visualizzate nel suo schema di host/servizi. Questi servizi possono poi essere utilizzati per gli allarmi grazie al potente sistema di notifiche di Checkmk. Inizialmente, Checkmk supporta i tre exporter più popolari

D'altro canto, un utente può inviare query PromQL da Checkmk. Lo special agent elabora poi la risposta da Prometheus e la trasferisce nel monitoraggio di Checkmk. A differenza degli exporter, l'utente non può impostare valori di soglia in Checkmk per le proprie query PromQL. In una breve dimostrazione, Wontek ha fornito una prima panoramica delle possibilità dell'integrazione di Prometheus in Checkmk.

Con l'integrazione di Prometheus in Checkmk, tribe29 compie un passo importante verso un monitoraggio uniforme. Gli ambienti container dinamici sono già una parte importante dell'ambiente IT delle aziende.

Il video dell'intervento di Wontek è ora online:

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Nel prossimo post scoprirete tutto ciò che è importante sulla nostra nuova REST-API e sulla Check-API.